Mamme ed atlete: disponibili le linee guida ed il modulo per l'accesso ai contributi
Ufficio Sport - Presidenza del Consiglio dei Ministri
Diventare mamme e proseguire nella carriera sportiva si può. Con questo intento è stato costituito un Fondo ad hoc, per le atlete non professioniste, come sostegno durante tutto il periodo di gravidanza e che prevede contributi fino a 1.000 euro al mese. Grazie al “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le atlete potranno infatti richiedere un sussidio per assicurare la propria continuità retributiva anche durante il periodo di congedo di maternità. Istituito nel 2018, il Fondo è stato poi riconfermato dall’attuale Governo che, con decreto del 26 febbraio 2019, ha stanziato per le mamme-atlete 1milione di euro per il 2019, 1milione di euro per il 2020 e 1milione di euro a decorrere dal 2021.
Alle atlete che sono in possesso dei requisiti potrà essere erogato un contributo di maternità fino a un massimo di dieci mensilità d’importo pari a 1.000 euro ciascuna a far data dall'ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è effettuata la richiesta. Possono fare domanda le atlete che al momento della richiesta soddisfino contemporaneamente le seguenti condizioni: attuale svolgimento in forma esclusiva o prevalente di un’attività sportiva agonistica riconosciuta dal Coni; assenza di redditi derivanti da altra attività per importi superiori a 15.000,00 euro lordi annui; non appartenenza a gruppi sportivi militari o ad altri gruppi che garantiscono una forma di tutela previdenziale in caso di maternità; mancato svolgimento di un’attività lavorativa che garantisca una forma di tutela previdenziale in caso di maternità; possesso della cittadinanza ita liana o di altro paese membro dell’Unione Europea oppure, per le atlete cittadine di un paese terzo, possesso di permesso di soggiorno in corso di validità e con scadenza di almeno sei mesi successiva a quella della richiesta.
In aggiunta ai requisiti sopra menzionati, le atlete devono trovarsi al momento della richiesta, alternativamente, in una delle seguenti ulteriori situazioni: aver partecipato negli ultimi cinque anni a una olimpiade o a un campionato o coppa del mondo oppure a un campionato o coppa europei riconosciuti dalla federazione di appartenenza; aver fatto parte almeno una volta negli ultimi cinque anni di una selezione nazionale della federazione di appartenenza in occasione di gare ufficiali; aver preso parte, per almeno due stagioni sportive compresa quella in corso, a un campionato nazionale federale.
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