Riforma dello sport, pronto il documento del CONI (con l'astensione di Barelli)
Il 277° Consiglio nazionale del CONI, riunito mercoledì 23 sette presso il Foro Italico, ha approvato all'unanimità il documento elaborato dalla Giunta nazionale rispetto ai contenuti emersi dalle bozze dei decreti attuativi della legge delega, relativa al riordino dell’ordinamento sportivo. Contestualmente il Segretario Generale, Carlo Mornati, ha portato all’attenzione del Consiglio la lettera inviata dal CIO – attraverso il Direttore delle relazioni istituzionali e dei rapporti con i Comitati olimpici, James Macleod - al governo italiano, legata alla situazione afferente al CONI e alla sua autonomia in considerazione dell’attuale scenario normativo italiano rispetto ai dettami enucleati dalla Carta olimpica.
Il testo del documento è stato approvato dal Consiglio con l'astensione di due soli presidenti di Federazione, Paolo Barelli (Nuoto) e Angelo Binaghi (Tennis).
Alcuni passaggi del documento:
Il Consiglio nazionale è pronto ad ogni forma di azione per il raggiungimento degli obiettivi indicati e dà mandato al Presidente e alla Giunta Nazionale di stabilire le modalità e i tempi in rapporto alle risposte che arriveranno dal Governo.
Assicurare il rispetto e l’applicazione della Carta Olimpica, facendo riferimento all’autonomia, alle funzioni e alla responsabilità del Coni: questo significa garantire una dotazione organica non inferiore a 238 unità – come attestato dal Ministero della Funzione Pubblica – confacente all’Ente pubblico quale Confederazione delle Federazioni sportive nazionali.
L’ente pubblico deve altresì essere dotato dei beni mobili, immobili e strumentali coerenti alle sue funzioni e alla sua autonomia.
Per assicurare la missione e il ruolo del Coni, è indispensabile il mantenimento del ruolo unico al Comitato olimpico nazionale italiano quale Ente pubblico certificatore delle società e associazioni ai fini sportivi nonché del loro effettivo svolgimento dell’attività sportiva attraverso Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva a loro volta riconosciuti ai fini sportivi, e il conseguente mantenimento delle competenze nella titolarità e gestione del Registro delle società e associazioni sportive dilettantistiche.
Indispensabile la permanenza in qualità di membri degli Enti di promozione sportiva, anche alla luce della regola 28 della Carta Olimpica per i ‘gruppi multisport’; il mantenimento presso il Coni del proprio Istituto di Medicina e Scienza dello Sport e della propria Scuola dello Sport quali strumenti necessari per gli adempimenti istituzionali e di responsabilità per migliorare la prestazione, come previsto dall’articolo 7 della Carta Europea dello Sport, nonchè strumenti fondamentali per l’implementazione dell’IOC Gender Equality Recommendations ai fini di una oggettiva parità di genere fra atlete e atleti, in tutte le professioni sportive regolamentate e negli organi decisionali del modello sportivo organizzato.
Si attende ora la risposta del ministro Vincenzo Spadafora, che oggi ha dichiarato di non avere ancora preso visione del documento.
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