Se n'è andato Fulvio Zetto
Scompare un monumento del nuoto triestino
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Con Fulvio Zetto scompare una figura storica del nuoto italiano.
Gli amici di Triestina Nuoto ci mandano questo ricordo:
Fulvio Zetto è stato legato all’ambiente del nuoto per oltre 50 anni prima come ottimo ranista, poi portiere di pallanuoto e poi allenatore, di cui oltre 40 con la Triestina Nuoto.
Parole di Isler nel 2019 (centenario Triestina Nuoto), prefazione del libro di Gabriele Lagonigro (#Mitico Zetto)
Nato a Trieste nel 1952, Fulvio è figlio di Piero, originario di Semedella (Capodistria), trasferitosi poi a Trieste dove conobbe Maria Luisa, bresciana. Il padre Piero lavorò prima nella Polizia Civile e successivamente nella Pubblica Sicurezza.
“Ho sempre avuto la libertà di organizzare la mia vita, e con mamma e papà ho mantenuto un rapporto cordiale, mai conflittuale.”
La più grande passione di Fulvio è il cinema.
“Abitavo nel rione di San Vito e ben presto fui contagiato dal fascino del grande schermo. Nella mia vita ho visto oltre tremila film in sala. Di Kubrick conosco tutto: è un genio. Ma amo molto anche i registi francesi, come Malle e Truffaut, e gli italiani: Fellini, Antonioni, Risi e Visconti.”
Fulvio ha conosciuto e frequentato a lungo Nanni Moretti: si incontrarono in piscina, quando Moretti era un promettente pallanuotista e Fulvio militava nell’Edera.
È stato uno dei migliori portieri della pallanuoto italiana degli anni ’70 e un grande tifoso della Juventus.
Nel nuoto è stato un valido ranista, convocato anche nella nazionale giovanile. La sua carriera nella pallanuoto è iniziata all’Edera, dove ha esordito in prima squadra a soli 16 anni, prima di passare alla Triestina nella stagione 1979/80. All’epoca, la rivalità tra Edera e USTN era molto accesa.
“Un educatore, per alcuni addirittura un maestro di vita. Un talento che ha saputo formare talenti, in alcuni casi anche campioni, permettendo loro di spiccare il volo verso traguardi internazionali o accompagnandoli all’apice della loro carriera.”
Il rapporto più solido e duraturo è stato con Marco Braida, semifinalista nei 200 farfalla alle Olimpiadi di Barcellona 1992.
Fulvio ha allenato per 5-6 anni anche Nicola Cassio, presente alle Olimpiadi di Pechino 2008 e specialista dello stile libero.
È stato inoltre il maestro di Piero Codia, che ha seguito nelle categorie Juniores e Cadetti.
“Fulvio rimane sempre se stesso, con chiunque: che si interfacci con un bambino di 3 anni o con un anziano di 90. Non fa nulla per piacere, ma piace.”
Per ricordare Fulvio è stato osservato un minuto di silenzio nell'ultima giornata dei Criteria.
La redazione di NPC si stringe alla famiglia e agli amici del tecnico.
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