L'open water si tinge di rosa
Le donne possono battere gli uomini? Nelle lunghe maratone si.
Kate Carter scriveva sul The Guardian che " gli uomini cercano nello sport la sofferenza, mentre le donne la libertà ": una conferma di quanto l'aspetto mentale sia componente fondamentale durante una competizione. Nel nuoto in acque libere, ancora di più e anche le statistiche dimostrano come il gap tra uomini e donne possa ridursi notevolmente fino a scomparire del tutto. Daniela Navarrette ha approfondito la questione per Swimming World, sottolineando le differenze tra il nuoto in vasca e quello in mare aperto.
Nelle gare di sprint le donne si trovano in netto svantaggio a causa di una potenza muscolare nettamente inferiore e di livelli di emoglobina più bassi, un aspetto che nel nuoto di fondo, invece, porta loro notevoli benefici.
La ricercatrice Patrizia Knechtle ha puntualizzato che le donne sono in grado di bruciare meglio i grassi nelle lunghe distanza rispetto agli uomini. Nello specifico, ha calcolato che le donne che nuotano nelle maratone hanno tra il 30,7 e il 31,3% di grasso corporeo, mentre gli uomini hanno tra il 18,8 e il 20,2%, di conseguenza maggiore è la percentuale di grasso, migliore è la galleggiabilità e l'isolamento dall'acqua fredda. Una tesi supportata anche da Lynne Cox nel proprio libro " Swimming to Antartica " dove in un passaggio riporta quanto segue:
Sei diverso. Il tuo assetto è neutro e ciò significa che la densità del tuo corpo è esattamente la stessa dell'acqua del mare. La proporzione tra massa grassa e magra è perfettamente bilanciata, quindi non galleggi né affondi. Sei tutt'uno con l'acqua. Non abbiamo mai visto niente di simile prima d'ora.
E in piscina? Chiaramente le donne non potranno mai battere gli uomini, ma alla luce degli studi condotti sul nuoto in acque libere, possiamo concludere che più è lunga la distanza e più il gap si riduce. Pertanto, come scrive la Navarrette: " ci vorrà un po' di tempo per vedere Sarah Sjostrom avvicinarsi ai tempi di Cesar Cielo in un 50 metri stile libero".
Photo © Giorgio Perottino Deepbluemedia/Insidefoto
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