Movimento dubbio anche per Emre Sakci?
Il parere del tecnico Angelo Angiolieri, ex ranista azzurro.
Tornando a quanto spiegatoci molto bene l'altro ieri dal Prof. Ivo Ferretti circa l'utilizzo più o meno spontaneo del movimento delle gambe a delfino nella rana moderna, proponiamo il video della gara ad eliminazione (skin) dei 50 rana svolta ieri a Budapest nel Match 7 del circuito ISL con il testa a testa finale fra il bielorusso Ilya Shymanovich ed il turco Emre Sakci, questa volta oggetto del dubbio è il movimento all'arrivo eseguito da quest'ultimo che risulta molto simile a quelli contestati al suo rivale nei 100 rana del primato europeo da coach Melanie Marshall , segue il video.
Abbiamo chiesto un parere al collega ligure Angelo Angiolieri , allenatore di nuoto ed ex ranista della nazionale.
"Nel caso dell’arrivo di Emre Sakci di ieri non ‘c’è stato un vero e proprio movimento di gambe a delfino ma solo la caduta delle gambe verso il basso, senza recupero, il cosiddetto "colpo di reni" più che una gambata a delfino, probabilmente non è un movimento “regolare” però secondo me ci sono altri ranisti di livello internazionale che non eseguono il movimento “regolamentare” delle gambe nel corso di tutta la gara, la classica gambata con la spinta a ginocchia strette molti non la fanno più, il loro gesto adesso è molto più simile ad un movimento a delfino, ad esempio nella nuotata di Rebecca Soni questo è piuttosto evidente. Nel caso dell'arrivo di Sakci, da ex ranista, credo che non sapesse come arrivare giusto sulla piastra e che di conseguenza abbia modulato spontaneamente la coordinazione braccia-gambe in quel modo."
Il movimento "dubbio" nel rallenty finale.
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