Santa Fè Coronda. Francesco Ghettini: "La corrente l'insidia più grossa"
" ... noi italiani non siamo abituati a gareggiare in queste condizioni."
Abbiamo raggiunto telefonicamente Francesco Ghettini dopo l'argento vinto ieri alla 46esima edizione dell'ultramaratona Santa Fè Coronda in argentina sui 57 km delle scure acque dei fiumi Coronda e Salado.
Francesco Ghettini: " La partenza è stata molto forte. Non conoscendo come funzionassero le correnti del fiume ho preferito stare nelle seconde posizioni per poter studiare meglio gli avversari. Dopo 2 ore di gara siamo risaliti nel Rio Salado andando in fuga in 5 persone. Alla terza ora di gara abbiamo ridisceso il Rio Salado e ci siamo immessi nel Rio Coronda. Da quel punto il gruppo è andato sfilacciandosi ritrovandoci solo in 2 all'arrivo.
Qui purtroppo ho pagato un pò la mia inesperienza in questa competizione in quanto l'arrivo prevedeva un insieme di imbuti e un pezzo contro corrente. Per essere la mia prima partecipazione alla gara completa sono molto contento. La corrente è sicuramente l'insidia più grossa della gara soprattuto per noi atleti italiani che non siamo abituati a gareggiare in queste condizioni.
La cosa che più mi ha affascinato è il calore del pubblico. Qui la gara è una grande festa. Non ho mai visto tanto tifo per una gara di nuoto. Migliaia di persone ci seguivano in barca o dalla riva con tanto di tamburi e trombette da stadio. Sono inoltre contento di aver portato la prima medaglia internazionale alla mia nuova squadra la superba nuoto che ovviamente ringrazio infinitamente insieme a tutti i miei allenatori. I prossimi obbiettivi arriveranno a maggio quando inizierà il nuovo circuito di coppa del mondo sulle lunghe distanze. Per il primo anno sarà organizzato dalla wowsa e punto a dare il 100%.
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