Piscine chiuse in Francia. Il Presidente Federnuoto, Gilles Sezionale: "È come chiudere una scuola"
"È responsabilità di ciascun ente locale fornire un posto in cui ogni cittadino possa imparare a nuotare - una delle abilità fondamentali - la cui assenza può portare alle peggiori tragedie"
La crisi energetica in Europa ha portato a conseguenze differenti per ogni paese, in funzione dell'organizzazione dell'attività sportiva. Mentre in Italia la gestione degli impianti natatori è strettamente legata all'organizzazione delle attività, alla didattica e alla tecnica (le società sportive che si accollano di fatto tutti gli oneri), la gestione delle piscine in Francia, seppur sempre più in mano ai privati attraverso (il modello delle DSP - delegazioni di servizio pubblico), è relativa ai servizi, non alla parte didattica, tecnica e sportiva, che è in mano prima alle istituzioni e poi ai Club.
Proprio ieri Gilles Sezionale , Presidente della FFN - Federation Francaise de Natation - ha pubblicato una nota stampa richiamando di fatto la riapertura delle piscine:
"Mentre ogni anno le cifre per annegamento continuano ad aumentare, spero che la responsabilità di tutti possa essere impegnata su questa questione di servizio pubblico. È responsabilità di ciascun ente locale fornire un posto in cui ogni cittadino possa imparare a nuotare - una delle abilità fondamentali - la cui assenza può portare alle peggiori tragedie"
Di fatto il Presidente francese evidenzia come ogni giorno la stampa riporti chiusure di piscine su tutto il territorio francese. In un contesto già vincolato dalla crisi sanitaria, la mancanza di personale qualificato o le misure relative alla siccità di questa estate, il costo dell'energia può rappresentare un motivo per sospendere l'esercizio degli impianti natatori? Possiamo accettare da un sindaco che chiuda una scuola per imperativi economici? Queste chiusure hanno conseguenze dirette per tutti i bambini e gli adulti che non possono imparare a nuotare. La scelta della chiusura stride con l'interesse sul tema da parte del Governo durante l'ultimo ventennio, attenzione rinnovata con il lancio del progetto Aisance Aquatique del 2019.
Grazie a Mauro Antonini per il supporto
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