Ancora chiusa la piscina Ferrari di Parma. La lettera delle società.
Le società sportive di Parma che usufruiscono dell'impianto scrivono una lettera per informare l’opinione pubblica. "Non riusciamo a programmare, c'è chi rischia la fine"
Lo scorso 13 febbraio ci avevano segnalato la chiusura della piscina Ferrari di Parma a causa di problemi strutturali dell’impianto, il Comune, proprietario della piscina, avrebbe dovuto fare il punto della situazione per capire l’entità del problema e quindi definire i lavori necessari, a due mesi di distanza però ci fanno sapere che non ci sono ancora risposte concrete e nulla si sa sul futuro della piscina, alcune società sportive di Parma che usufruiscono dell'impianto hanno dato mandato all'avvocato Matteo De Sensi per assisterle in questo periodo di disagio, segue la lettera pubblicata su Gazzetta di Parma e ricevuta dalla nostra redazione.
PROBLEMI RELATIVI ALLA PISCINA 2 “G.FERRARI” DI VIA ZAROTTO
Parma, lì 31 marzo 2022
Egregio giornale,
con la presente intendiamo informare l’opinione pubblica in merito alla situazione di disagio in cui si trovano tutte le associazione che promuovono l’attività natatoria a Parma, a causa della chiusura delle piscine site nell’Impianto Comunale “G. Ferrari” di Viale Zarotto.
Non è nostro intento alimentare alcuna polemica né accusare chicchessia ma ci limitiamo a riportare i fatti.
A seguito di Procedura Negoziata, la gestione dell’impianto è stato affidata, dal 01 novembre 2021, a SPORT CENTER POLISPORTIVA ASD A R.L..
L’8 febbraio 2022 l’Assessore allo Sport del Comune di Parma convocava tutte le società sportive interessate ad un incontro presso il Palazzo del Governatore, per informarle che, essendo state segnalate dai tecnici delle problematiche igienico sanitarie negli impianti di aerazione dell’impianto, la piscina doveva essere immediatamente chiusa al pubblico, come avrebbe annunciato sui media locali. Nessun comunicato veniva però pubblicato e, ciò nonostante, lunedì 14 febbraio, senza alcuna previa comunicazione da parte del Comune di Parma o di Sport Center, la piscina veniva chiusa, con interruzione di tutte le attività natatorie svolte dalle varie associazioni.
Tutte le società sportive, anche per accertarsi che non vi fossero rischi per chi aveva frequentato la piscina, inoltravano richiesta all’Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma che, con atto del 15 febbraio 2022 (Prot. 0010323), dopo avere eseguito un acceso, dichiarava che non ravvisava motivi di sospensione dell’attività .
Peraltro non si capisce come mai le vasche siano inutilizzabili mentre la palestra, ubicata nello stesso stabile e, si presume, con lo stesso impianto di areazione, sia ancora aperta.
Da allora, nonostante i vari incontri e la disponibilità espressa dalle realtà natatorie di Parma di collaborare per una pronta riapertura della piscina, questa è ancora chiusa e non si sa quando verrà riaperta; ad oggi le Società Sportive non hanno ricevuto nessuna comunicazione, neanche da Sport Center, con la spiegazione delle ragioni della chiusura. L’unico documento è quello rilasciato dall’AUSL che appurava non ricorrere ragioni igienico sanitarie per la chiusura dell’impianto.
Grazie alla pronta e fattiva collaborazione degli Uffici del Settore Sport del Comune di Parma, che vogliamo ringraziare per il grande supporto, l’attività natatoria viene ora svolta in altri impianti, ma con disagi notevoli, dato che in certi casi addirittura occorre portare gli atleti fuori città per poter nuotare. E’ evidente che tutto ciò ha causato un rilevante calo di atleti: molti tesserati non hanno rinnovato gli abbonamenti e diverse sono le famiglie che hanno iscritto i propri ragazzi ad altre discipline. Nell’impianto “G. Ferrari” le varie società davano la possibilità di nuotare ad oltre 1.000 tesserati (circa 250 al giorno) tra cui bambini che frequentavano i corsi di avviamento, agonisti sia giovani che master; il calo, da febbraio è di circa il 25%.
Questi disagi potrebbero essere accettati, se effettivamente ci fossero stati dei problemi igienico sanitari, ma così non è, come ha appurato l’AUSL di Parma, e sarebbero certamente tollerati, se limitati ad un determinato periodo di tempo. Oggi invece non è dato sapere se e quando la storica piscina di Via Zarotto riaprirà. Oltretutto, sempre dalla comunicazione ricevuta dall’ AUSL, si evince che anche la vasca piccola e quella media sono state chiuse, qualche mese fa, senza motivazioni inerenti la salute degli utenti.
Alle società sportive non interessa sapere quali siano gli eventuali attriti e motivi di controversia che sussistono tra il Comune di Parma e il Gestore, ma chiediamo solo che gli oltre 1000 tesserati abbiano al più presto la possibilità di tornare a svolgere l’attività sportiva in un impianto cittadino idoneo.
In questa situazione non abbiamo neppure la possibilità di programmare la prossima stagione, con l’elevato rischio che qualche realtà sportiva sia costretta a chiudere i battenti e che Parma non sia in grado di offrire ai propri cittadini la possibilità di nuotare.
Si sono sentite anche diverse voci sulla probabilità che la piscina G. Ferrari venga ristrutturata; ne siamo ben lieti, trattandosi di un impianto di certo obsoleto e ci auspichiamo che anche l’associazionismo sportivo, che rappresenta una categoria di utenti molto importante per il nuoto, venga coinvolta in fase progettuale, ma riteniamo che questo sia un tema diverso e non vada confuso con l’attuale problema che è quello di riaprire, in tempi brevissimi, l’impianto di Via Zarotto o fornire alle Società di nuoto di Parma spazi acqua nelle piscine della nostra città
Chiediamo quindi a tutti i soggetti coinvolti di adoperarsi per risolvere il problema il prima possibile.
Con ossequi
Villa Bonelli A.s.d , Nuoto Club 91 A.s.d , Polisportiva Coop 1964 A.s.d., Cus Parma A.s.d.
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