L'Osservatorio sul lavoro sportivo sul tema della compatibilità tra cumulo di redditi e pensione
Strumenti e indicazioni operative per orientarsi nelle normative fiscali e previdenziali del settore sportivo
Durante la riunione dell’Osservatorio sul Lavoro Sportivo del 5 novembre 2024, tenutasi presso il Ministero per lo Sport e i Giovani, è emersa una problematica rilevante legata alla conciliabilità tra il lavoro sportivo e il regime pensionistico, in particolare per i soggetti che usufruiscono di “Quota 100”. Si è evidenziato che, in tali casi, la pensione potrebbe essere revocata applicando disposizioni che spesso non vengono adeguatamente analizzate né dai lavoratori sportivi né dai loro consulenti.
A fronte di queste criticità, il CONI ha avviato una ricognizione per determinare il numero di lavoratori interessati. Questo spunto consente di approfondire le diverse combinazioni di reddito, compatibilità e cumulo, fornendo una sintesi schematica utile per orientare i lavoratori sportivi.
Compatibilità e cumulo di redditi nel lavoro sportivo
Per i lavoratori sportivi autonomi, che operano sia come collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) sia come professionisti con partita IVA, esistono possibilità di avere più contratti di lavoro o fonti di reddito. I redditi percepiti da più contratti vengono cumulati, ciascuno applicando il relativo regime fiscale e previdenziale, con l’obbligo di dichiarazione annuale tramite modello 730 o Dichiarazione dei Redditi. Di seguito, un’analisi dei principali casi di compatibilità.
Tabella di compatibilità tra forme di lavoro sportivo e altre attività
Situazione | Compatibilità | Note principali |
---|---|---|
Partita IVA sportiva – Partita IVA non sportiva | Compatibile | Una sola partita IVA con due codici ATECO differenti. |
Partita IVA sportiva – Co.co.co. sportivo | Non compatibile | Tutte le attività sportive devono essere fatturate con partita IVA sportiva. |
Partita IVA sportiva – Co.co.co. non sportivo | Compatibile | Attenzione ai limiti di reddito per il regime forfettario. |
Partita IVA sportiva – Lavoro dipendente privato | Compatibile | Nessuna concorrenza tra i due settori, obblighi di riservatezza e limite di reddito (es. 30.000 € per regime forfettario). |
Partita IVA sportiva – Pensione | Compatibile | Compatibile con pensioni di vecchiaia e anzianità, non con pensioni di inabilità o anticipate (es. Quota 100, salvo occasionali fino a 5.000 €). |
Co.co.co. sportivo – Co.co.co. sportivo | Compatibile | Somma di redditi ai fini del superamento delle soglie (5.000 € o 15.000 €). |
Co.co.co. sportivo – Co.co.co. non sportivo | Compatibile | Nessuna concorrenza tra settori; attenzione al giorno di riposo settimanale e al totale ore lavorate. |
Co.co.co. sportivo – Lavoro dipendente privato | Compatibile | Compatibile con attenzione alla sicurezza e alla reale gestione degli orari. |
Co.co.co. sportivo – Pensione | Compatibile | Compatibile con pensioni di vecchiaia e anzianità; esclusa per pensioni anticipate e inabilità (circolari INPS n. 11/2019 e 117/2019). |
Co.co.co. sportivo – NASPI | Compatibile | Comunicazione obbligatoria all’INPS per reddito stimato. Riduzione NASpI in base al reddito previsto (80% per redditi fino a 8.500 €). |
Lavoro sportivo – Attività di volontariato | Compatibile con limiti | Consentita solo per sodalizi diversi, tenendo conto dei rimborsi che concorrono al calcolo delle soglie di 5.000 € o 15.000 €. |
Considerazioni specifiche
- Regime forfettario: Compatibilità subordinata a limiti di reddito. Per esempio, un reddito da lavoro dipendente superiore a 30.000 € impedisce l’accesso al regime forfettario per attività autonoma.
- Pensione anticipata (Quota 100/102): Non compatibile con redditi da lavoro autonomo o dipendente, salvo occasionali fino a 5.000 € (Circolari INPS n. 11/2019 e n. 117/2019).
- Volontariato sportivo: Compatibile solo se svolto per sodalizi diversi, ma i rimborsi forfettari concorrono alle soglie di reddito (5.000 € e 15.000 €).
- Cumulo e dichiarazione dei redditi: Obbligo di dichiarare tutti i redditi cumulativi per verificare soglie esenti e soglie fiscali (es. ISEE, familiare a carico).
Conclusione
Il tema della conciliabilità tra lavoro sportivo e altre fonti di reddito o pensione è complesso e richiede un’analisi caso per caso. È indispensabile che i lavoratori sportivi si avvalgano di consulenti esperti per gestire correttamente le loro situazioni contrattuali e previdenziali. Le norme in materia sono soggette a frequenti aggiornamenti, rendendo necessario un continuo monitoraggio e un’adeguata informazione agli operatori del settore.
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