Collaborazione Federnuoto e Università di Bologna.
Tecnologia e ricerca al centro del lavoro con atleti e tecnici della nazionale
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In occasione del meeting “Città di Livorno”, il direttore tecnico Cesare Butini ha illustrato una nuova fase del progetto tecnico voluto dalla Federazione Italiana Nuoto, che punta a perfezionare ogni dettaglio per migliorare le prestazioni. La FIN ha attivato una collaborazione con l’Università di Bologna, coinvolgendo il professor Matteo Cortesi (nella foto di copertina) e il dottorando Vittorio Coloretti, per fornire ai tecnici strumenti avanzati per l’analisi della tecnica.
Durante la sessione di test, è stata valutata la capacità di alcuni velocisti azzurri di contrastare la resistenza dell’acqua, confrontando sprint liberi e frenati per stimare il drag attivo. I risultati saranno comparati con quelli che verranno raccolti ai Campionati Assoluti di aprile a Riccione.
Il progetto prevede anche l’introduzione futura di tecnologie innovative come motion capture 3D, sensoristica indossabile, metabolimetri e sensori elettromiografici, per studiare a fondo tecnica, economia del gesto e attivazione muscolare. L’obiettivo è fornire ai tecnici dati utili e immediatamente applicabili in allenamento e gara.
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