Ginocchio del ranista. Cosa dice la scienza?
La letteratura scientifica afferma che l'elevato volume di allenamento nel nuoto competitivo si traduce molte volte in lesioni da sovraccarico cumulativo, classificando al secondo posto il dolore al ginocchio come disturbo comune nei nuotatori, in particolare nei ranisti
Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Clinic in Sport Medicine” , illustra che nel 1985 è stata condotta un'indagine su 36 ranisti della nazionale Canadese, scoprendo che il 75% dei nuotatori intervistati ha riportato almeno tre episodi di dolore al ginocchio a stagione, e il 47% di questi ha riportato episodi settimanali di dolore al ginocchio. Specificando che l'incidenza dei sintomi bilaterali era uguale all'incidenza dei sintomi unilaterali.
Poiché la maggior parte del dolore al ginocchio si verifica nei ranisti, vediamo come coach James Counsilman (1920 - 2004) ha descritto con precisione i componenti di un calcio e frustata da eseguire in maniera corretta:
- Il calcio inizia con le ginocchia in posizione completamente estesa e le caviglie in posizione plantare flessa.
- Il recupero della gamba inizia con la flessione dell'anca e del ginocchio mantenendo i talloni vicini durante questa fase.
- Una volta che le ginocchia e le anche sono nella massima flessione, i piedi iniziano a flettere dorsalmente con i talloni e le ginocchia che si separano leggermente.
- Le anche e le ginocchia raggiungono la massima flessione quando le dita dei piedi sono rivolte verso l'esterno, con la tibia in rotazione esterna e la caviglia dorsiflessa.
- I piedi vengono quindi spinti verso l'esterno e all'indietro mentre le ginocchia si estendono gradualmente, mantenendo le caviglie in dorsiflessione.
- Man mano che le gambe continuano ad estendersi all'altezza delle ginocchia, gradualmente si uniscono.
- Le ginocchia raggiungono la piena estensione quando i piedi sono quasi uniti.
- Alla fine del calcio, le caviglie raggiungono una flessione plantare.
Calcio a rana che mostra l'estensione delle ginocchia e la "presa" in acqua.
Il nuoto è unico, in quanto è uno sport senza contatto. Il dolore e gli infortuni al ginocchio nel nuoto si verificano generalmente a causa di un uso eccessivo e ripetitivo del gesto tecnico. Ciò si traduce in uno stress da alta tensione sul lato mediale del ginocchio e uno stress da compressione nel compartimento laterale.
Il dolore al ginocchio nei ranisti può essere ovviamente prevenuto, organizzando gli allenamenti in maniera tale che si aumenti gradualmente la frequenza dei calci, (tecnicamente chiamati “flutter” ) a inizio della stagione agonistica, includendo fino a 2 mesi di pausa all'anno dalla calciata a rana.
È fortemente consigliato un adeguato riscaldamento prima di intense sessioni di allenamento, e lo stretching può essere raccomandato per aumentare la rotazione interna dell'anca mantenendo la forza, resistenza e flessibilità muscolare degli arti inferiori.
Nella programmazione stagionale è importante includere anche degli allenamenti sulla terraferma incentrati sulla forza e la resistenza dei muscoli quadricipiti (in particolare il vasto mediale obliquo), nonché sulla flessibilità dei muscoli posteriori della coscia. Tale programma dovrebbe essere pianificato attentamente per adattarsi in modo tale che non contribuisca allo stress ripetitivo e complessivo sul ginocchio.
Ph.© pixabay.com
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