Time: Simone Biles è l'atleta dell'anno
Pur non avendo nulla a che fare con l'acqua clorata, la nomina di Biles poggia su argomenti di grande interesse generale.
Per il settimanale Time, la più influente rivista del pianeta, è Simone Biles l'atleta dell'anno.
Pur non avendo nulla a che fare con l'acqua clorata, la nomina di Biles poggia su argomenti di grande interesse generale.
La ginnasta USA nel 2021 ha infatti stupito ed emozionato non tanto per le sue imprese sportive, che le sono comunque valse un argento e un bronzo a Tokyo, ma per aver portato all'attenzione del grande pubblico il tema della salute mentale, ritirandosi dalle gare nel mezzo nell'Olimpiade confessando senza mezzi termini la sua condizione di profondo disagio.
Poche settimane dopo il termine dei Giochi, Biles si è nuovamente trovata al centro dell'attenzione come testimone di fronte al Senato degli Stati Uniti del fallimento delle istituzioni che avrebbero dovuto proteggere le atlete della Squadra nazionale di ginnastica e che hanno invece consentito a Larry Nassar, ex medico delle Squadre nazionali di ginnastica, di abusare di centinaia di atlete: FBI, USA Gymnastics (USAG), Comitato olimpico e paralimpico USA (USOPC).
Se a tutto questo si aggiunge lo status di donna e afrodiscendente, si comprende facilmente come Biles sia diventata un punto di riferimento per milioni di persone in un'America mai così lacerata da tensioni sociali e identitarie.
"Biles ha chiarito l'importanza di dare priorità a sé stessi rifiutando di soccombere alle aspettative esterne. Con tutti gli occhi del mondo puntati addosso ha avuto lo straordinario coraggio di dire basta così. Ne ho abbastanza " scrive il Time motivando la scelta, e prosegue "Specialmente per le donne nere, la presa di posizione di Biles è stata un chiaro invito a riprendere il controllo dei propri corpi e delle proprie menti. Dai tempi della schiavitù il corpo delle donne afroamericane è stato oggettificato: per il lavoro, la riproduzione o l'intrattenimento sportivo. Sono sempre state costrette ad essere ciò che qualcun altro decideva per loro. (...) Biles da sola non può risolvere le disuguaglianze o costringere una società storicamente indifferente a questi temi a dare maggiore attenzione alla questione della salute mentale. Ma adesso sarà più difficile ignorare questi temi".
Temi, lo ricordiamo, sollevati solo pochi giorni fa da Federica Pellegrini nel corso del suo epocale monologo a Le Iene.
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Ph. ©Time 2021
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