Su Netflix il film biografico "Le nuotatrici".
Dalla guerra in Siria alle Olimpiadi di Rio del 2016. La storia delle sorelle nuotatrici siriane Yusra e Sara Mardini
È disponibile su Netflix "Le nuotatrici" (The swimmers 136 minuti), il film biografico che racconta la storia delle sorelle siriane Yusra e Sarah Mardini, fuggite dalla Siria nel 2015 dopo che la loro casa è stata distrutta dai bombardamenti, nel loro viaggio hanno transitato dalla Turchia alla Grecia attraversando il Mar Egeo: nel corso della traversata il motore dell’imbarcazione subì un’avaria e le sorelle, insieme ad altri passeggeri, trainarono la barca fino a riva, questo incredibile viaggio di 25 giorni le ha portate attraverso nove paesi prima di arrivare in Germania dove ottengono il diritto di residenza e riprendono le loro aspirazioni olimpiche in piscina.
Il film è stato diretto dalla regista gallese-egiziana Sally El Hosaini, che ha scritto anche la sceneggiatura insieme a Jack Thorne. Il produttore è Stephen Daldry, già noto per The Crown, le location spaziano fra Belgio e Turchia. Le sorelle Mardini saranno interpretate dalle sorelle libanesi Manal e Nathalie Issa.
Il film è disponibile sulla piattaforma Netflix .
I’m bulletproof, nothing to lose
Fire away, fire away..
'In select cinemas November and on Netflix November 23.' pic.twitter.com/XYaat2rgd9
— Yusra Mardini (@YusraMardini) September 2, 2022
Butterfly” è il titolo del libro autobiografico edito da Giunti di Yusra Mardini, la ragazza siriana fuggita dalla guerra e approdata alle Olimpiadi. Un’atleta che, insieme alla sorella, ha sfidato l’impossibile per realizzare il proprio sogno: partecipare ai Giochi Olimpici di Rio.
Alle Olimpiadi di Rio del 2016, cinque donne si preparano ai blocchi di partenza per la prima batteria dei 100 metri farfalla. Quattro di loro sono rappresentate dalla bandiera della nazione per cui gareggiano. La bandiera di Yusra Mardini , invece, è quella bianca con gli anelli olimpici della squadra dei rifugiati. Yusra è una diciottenne siriana, ma non può competere per il suo paese. È fuggita da una Damasco devastata e resa irriconoscibile dalla guerra, perché aveva un sogno: continuare a nuotare e prepararsi per le olimpiadi. Quando, un anno prima, una bomba buca il tetto della piscina in cui Yusra e sua sorella Sara si stanno allenando e finisce in acqua – inesplosa – a pochi metri da loro, le due ragazze comprendono che non possono attendere oltre e lasciano la Siria per raggiungere l’Europa. Ma il viaggio che le aspetta è pericoloso e pieno di insidie. In Turchia, i trafficanti le stipano su un sovraffollato gommone a motore che a metà della traversata verso un’isola greca si ferma, guasto. Yusra e Sara si tuffano in mare e nuotano per ore nelle acque gelide, rischiando la vita, affiancando l’imbarcazione fino a raggiungere le coste di Lesbo e portando in salvo tutti i passeggeri. Da lì, il loro viaggio prosegue attraverso la Serbia, l’Ungheria, l’Austria, fino in Germania, dove Yusra trova qualcuno che crede nel suo talento di nuotatrice e la convince a prepararsi per le Olimpiadi di Rio in cui, per la prima volta, gareggia una squadra di atleti rifugiati.
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