1891: Rari Nantes a Roma
[caption id="attachment_117524" align="alignnone" width="754"] A pollonio di Giovanni, Rari nantes in gurgite vasto, 1417. [/caption]
Il 15 Agosto 1891 il giovane irredentista trentino Achille Santoni dava vita alla “ Rari Nantes Roma ”. Si trattava del primo atto della storia federale italiana. Per questo la data ha un significato particolare per quelli come noi che vivono di nuoto. La prima entità associata alla nostra memoria di nuotatori fu però la Società Romana di nuoto, datata 1889 (tra l'altro una costola dei Rari nantes, vedi amarcord del 12 dicembre 2020), ma fu la Rari Nantes l'archetipo delle compagini che avrebbero dato vita, nel 1899, alla prima associazione nazionale di nuotatori dello stivale, la FIRN. Per questo la consideriamo così significativa.
Achille Santoni
Achille Santoni era un giovane scultore. Era di Trento, finito a Roma perchè dopo l'unità d'Italia era il luogo migliore per trovare commesse per artisti come lui. C'era da celebrare il Risorgimento; busti e statue continuavano a comparire in ogni angolo della città.
nuotatore
Ma Achille era anche un nuotatore. Quindi aveva una compagnia per condividere escursioni in acqua di tutti i tipi, soprattutto nel Tevere. I suoi quaderni, pieni di appunti, annotano date, distanze, temperature ed eventi di ogni impresa acquatica dei rari nantes. E' così che in Italia si faceva il nuotatore nell'800. Nello stesso modo in cui si faceva l'alpinismo.
obiettivi
La società nacque “... perché l’arte del nuoto abbia in Italia un incremento e risponda al più alto concetto pratico dello sport natatorio ”... “ istituendo esercitazioni, organizzando spedizioni fluviali, acquatiche e marine, promovendo l’emulazione, bandendo gare internazionali e nazionali, fondando scuole di nuoto, impiantando vasche per le esercitazioni invernali ottenendo dalle autorità particolari franchigie ... Gli obiettivi erano notevoli, ma all'epoca si trattava di piccole tracce di ciò che sarebbe successo nel tempo. Una dichiarazione d'intenti che sapeva di profezia.
Rari Nantes
“ Rari Nantes” veniva dal versetto 118 del libro primo dell'Eneide di Publio Virgilio Marone, il pupillo di Mecenate, l'influente consigliere di Ottaviano Augusto. Recitava “. ..rari nantes in gurgite vasto... ”. Erano le parole che i giovani nuotatori avevano volute affisse alla porta del loro covo, un capanno costruito sulla riva sinistra del Tevere. Dal giorno della fondazione, quel titolo avrebbe rappresentato l'appartenenza ai cultori del nuoto di tutt’Italia.
Eneide
Nell'Eneide queste parole descrivevano invece il naufragio della flotta troiana voluta da Giunone. I compagni di Enea, dopo l'affondamento delle loro navi, si erano trovati soli, dispersi, circondati dai pezzi del fasciame delle loro imbarcazioni, in balia del Fato e della loro disperazione. La frase scelta da quei giovani aveva assunto da molto tempo il valore di un proverbio. Era usata soprattutto per indicare quelli che in momenti di crisi riuscivano a tenersi a galla con le loro forze e a rimettersi in piedi in qualche modo. Qualcuno però la utilizzava per scherzare, quando voleva stigmatizzare la situazione in cui ci si aspettava di essere in tanti e ci si ritrovava in quattro gatti.
costituente
Famosa fu la citazione del 9 luglio 1947 all'Assemblea Costituente. La pronunciò Giovanni Porzio , un politico napoletano di fede liberale. " Onorevoli colleghi " esordì dopo aver chiesto la parola: " in questa questione volevo, prima di tutto, osservare questo: rari nantes in gurgite vasto! Questioni di vitale importanza sono discusse davanti ad una scarsa Assemblea.. .».
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