1895: agli europei di Vienna vince Guttman detto Hajos
In copertina Alfred Guttman, detto Hajos
Il 4 agosto 1895 si tenne la prova di velocità del Campionato Europeo di nuoto, quello organizzato a Vienna dagli austriaci della Erste Wiener Schwimmclub. La gara, quella volta, era particolarmente qualificata dalla presenza di austriaci, tedeschi e ungheresi, che erano indubbiamente il meglio del nuoto continentale. Inglesi a parte. Che facevano storia a sé. Per la prima volta la distanza della gara breve cambiava dai 68 ai 100 metri, per rispondere all’istanza di rendere le misure uniformi. In questo modo sarebbe stato possibile un minimo di confronto a distanza, anche se i contesti ancora troppo diversi, rendevano la cosa alquanto dubbia.
Partenza indefinita
Siccome la vasca del Prater, dove si svolgevano le gare, era sempre 68 metri, per ottenere i cento metri, si dovette fare la partenza in mezzo alla vasca. Si faceva anche nel miglio, ma in una gara corta avrebbe avuto sicuramente un impatto più forte. Sempre con l’idea di equilibrare le prove, il regolamento vietava ai concorrenti, al cambio di direzione, di virare utilizzando la spinta dei piedi dal bordo. La cosa risultava un po’ strana anche all’epoca.
Arnold Guttman
A vincere quel titolo fu il diciassettenne ungherese Arnold Guttman che nuotava per il Magyar Uszo Egyulet, una società nata due anni prima a Budapest. Guttman completò la distanza in un minuto 27 secondi e 2/5. Dietro di lui si piazzò un tedesco, Eugen Wolff, appartenente alla squadra di casa, mentre al terzo posto risultò un altro ungherese, Arpad Biegelbauer, affiliato al Borussia di Berlino. Arnold Guttman gareggiava sotto pseudonimo. Il nome che usava era Alfred Hajós, nome che avrebbe riecheggiato anche ad Atene l’anno successivo, quando avrebbe indicato il primo campione olimpico della storia. Il successo venne anche per lo stile. Hajos usava il “Magyar tempo”, decisamente più efficace del trudgen classico. Era una nuotata a braccia alternate, tipica degli ungheresi. Praticamente non usavano le gambe. In realtà l’interpretazione di Hajos prevedeva dei movimenti anche delle gambe, ma poco marcati. Gli servivano soprattutto per equilibrare la bracciata.
Hajos
Il soprannome “Hajos”, usato per depistare i suoi insegnanti a Budapest, che avversavano l’idea di uno studente che perdeva tempo con lo sport, aveva un’origine decisamente romantica. In ungherese significava il "navigatore" e si rifaceva al termine "Arvizi Hajos", letteralmente "il navigatore dell'inondazione". Il titolo risonante richiamava la figura di un abile nuotatore, ricordato dalla tradizione popolare ungherese che, a Buda, in una terribile inondazione, aveva salvato moltissime persone. Hajos, nel 1906, sarebbe diventato ufficialmente il nome di Gutmann.
Alfred Hajos
Alfred Hajos era nato a Budapest il 1° febbraio 1878, in una famiglia ebrea di origini modeste. Quando aveva 13 anni il padre era annegato nel Danubio. La madre, con non poche difficoltà, lo aveva cresciuto insieme a cinque fratelli. Dai quattro anni, il padre lo portava nella piscina di Scholtz sul Danubio, perché imparasse a nuotare. Per questo, alla sua morte, giurò di diventare un bravissimo nuotatore e dedicargli tutte le sue vittorie. Questa volontà lo portò rapidamente al successo. Nel 1896 vinse due ori olimpici, nei cento e nei milleduecento metri, diventando il primo campione olimpico di tutto lo sport ungherese. Dopo i giochi, lasciò il nuoto per gli studi. Ma continuò con la ginnastica, l’atletica e anche il calcio. Nel 1898 fu campione ungherese dei cento metri piani, dei quattrocento ostacoli e del lancio del disco. Nel 1901 e nel 1902 vinse il campionato ungherese di calcio con il Budapest Torna Club, giocando da attaccante. Come terzino sinistro, invece, fu capitano della nazionale ungherese che esordì ufficialmente contro l’Austria nel 1902.
Architetto
In architettura, ovviamente, si specializzò in impianti sportivi. Fu autore di molti progetti. Uno di questi, il progetto di uno stadio, fu presentato al concorso d’arte delle Olimpiadi di Parigi del 1924 e vinse la medaglia d'argento. Un altro suo progetto, il famosissimo impianto natatorio di Budapest, situato sull'isola Margherita, costruito nel 1930, oggi porta il suo nome. L'attuale struttura, che ha ospitato moltissime manifestazioni internazionali, ristrutturata per l’ultima volta in occasione dei Campionati Europei del 2006, è composta da otto piscine e una torre per i tuffi.
Dirigente e giornalista
Finita la carriera sportiva Hajos si ritrovò naturalmente nella carriera di dirigente e di giornalista sportivo. Fu eletto vicepresidente sia della Federazione calcio che di quella di nuoto. Come giornalista fu collaboratore ed editorialista del Pesti Diary e redattore di Sportvilág. Dopo la guerra, divenne consigliere presidenziale del Comitato Olimpico Ungherese. Morì il 12 novembre 1955 a Budapest ed è sepolto nella tomba di famiglia, nel cimitero israelita di Kozma Street.
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