Australia second/7
La seconda gara di Fredrick Lane alle olimpiadi di Parigi furono i 200 a ostacoli, le cui batterie si svolgevano l'undici agosto del 1900, dopo la prova dei 200 stile libero. La gara consisteva nell'arrampicarsi in cima ad una pertica, lasciarsi cadere, superare una fila di barche salendoci sopra per ritornare indietro nuotando, passandoci sotto. Una prova di abilità più che una competizione atletica. Perfetta per il vecchio "Giochi senza Frontiere", meno per le nostre abitudini olimpiche. Freddie vinse la prima eliminatoria in 3'04.0, davanti a quel Rupert che gli stava davanti nella prova a stile libero. Nella seconda eliminatoria invece vinse Otto Whale, austriaco, che fece il tempone (2'26,0). Nella terza Peter Kemp , inglese, che arrivò in 3 minuti e 12 secondi. Niente di che preoccuparsi.
La finale si svolse il giorno dopo, il dodici, 45 minuti dopo che Lane ebbe vinto la prova dei 200 stile. Whale c'era, e aveva tutta l'intenzione di arrivare primo. Per questo aveva lasciato l'altra finale, quella che per l'appunto aveva vinto Lane. Questa volta l'uomo da battere era lui.
La gara fu combattutissima ma fu Lane a scamparla. Forse ad avvantaggiarlo fu il fatto che sulle barche del porto di Sidney lui ci lavorava, per cui sapeva benissimo che per salire velocemente occorreva farlo da poppa e non dal lato. Il suo tempo fu 2'38,4 , quello di Whale 2'40. La concitazione probabilmente, aveva frenato l'austriaco. Ma forse era Lane, che quand'era sotto pressione, ci sapeva davvero fare. Nella foto la partenza di Lane nei 200 stile libero.
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