Diciannove anni per i duecento misti che hanno scritto la storia del nuoto azzurro
Auguri ad una delle medaglie più importanti della nostra storia. Massimiliano Rosolino condivide un’emozione che cresce ogni anno.
Diciannove anni. Sono tanti ma sembra ieri. Un oro grandioso, quello di Sydney 2000 che ha consacrato il campione partenopeo come immenso e unico. Grazie alle tre medaglie di Massimiliano Rosolino (Bronzo nei 200 stile libero, Argento nei 400 stile libero ed Oro nei 200 Misti), assieme a quelle di Domenico Fioravanti (Oro nei 100 e nei 200 rana - ben raccontato qui ) e Davide Rummolo (Bronzo nei 200 rana) il nuoto ha cambiato radicalmente la sua immagine ed il suo appeal per il mondo intero. Lo ha fatto per tutti, anche e soprattutto per i non appassionati, che poi lo sono diventati. Da quei giorni è iniziato un percorso in crescita, sempre più atleti, sempre più campioni che hanno portato ad eccellenze fino ad arrivare allo scorso Mondiale di Gwangju ( qui ) . Piscine piene, bar in cui si sente parlare di nuoto e di formazione delle staffette. Un mondo che non . avremmo mai sognato.
Ma le emozioni di diciannove anni fa sono molto vicine. Il tono sempre contenuto della voce di Sandro Fioravanti ai microfoni Rai, che si scompone emozionando, assieme al commento tecnico di Luca Sacchi .
Massimiliano commenta così il ricordo di quella gara: “È come se fosse sempre il giorno della mia finale, che ricordo con grande emozione. È un momento che aspetto sempre come una festa, una ricorrenza. Soltanto che a differenza di quando compi gli che primo poi, diventando grande, non dici nulla a nessuno, più passano gli anni e più sei orgoglioso di te stesso. Contento come quel giorno, anzi di più. Perché forse è la vittoria che mi ha fatto amare lo sport e mi ha permesso poi di amarlo ogni giorno.”
#massineverstop
https://www.youtube.com/watch?v=7SDVAcpT4NU
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