Federazione sport sordi, il ritorno dal Brasile ed il bilancio del Presidente Guido Zanecchia
Il movimento sportivo della Federazione Italiana Sport Sordi sta crescendo in modo importante. Per la prima volta i Giochi Olimpici dedicati alla categoria, i Deaflympics , hanno avuto la cassa di risonanza che meritavano in ogni ambito. I media hanno dato attenzione, forse non quanto sarebbe giusto, ma lo hanno fatto più che mai. Grandi campioni del nuoto azzurro hanno seguito e supportato gli atleti impegnati in vasca in questi nove giorni di gare. Ma anche le istituzioni non hanno mancato di dare le giuste attenzioni. In particolare il Comitato Italiano Paralimpico ha dato la massima attenzione e risalto ai risultati degli atleti, anche attraverso le parole di orgoglio del Presidente Luca Pancalli tramite i media.
Un successo senza precedenti, in particolare per il nuoto, settore che è tornato a casa con quattordici medaglie. Certamente alcune erano attese ma altre sono state sorprese che gli atleti sono riusciti a strappare in vasca.
All'indomani delle finali in piscina, durante il viaggio di ritorno della spedizione, siamo riusciti a raggiungere il Presidente della FSSI Guido Zanecchia , al quale abbiamo potuto rivolgere alcune domande sulla crescita del movimento.
Tornando dal Brasile il nuoto riporta a casa un bottino importante rispetto ad altre discipline. È determinato solo dall'ottimo lavoro della squadra oppure si deve anche ad una cultura del movimento acquatico generale?
La nostra squadra si è rivelata eccezionale, allenatori, DT, dirigenti e staff medico. Ma è evidente che il movimento natatorio italiano è in crescita in Italia in questi ultimi anni e anche noi beneficiamo della maggiore cultura acquatica e della preparazione dei tecnici. Non a caso abbiamo fortemente voluto e siamo riusciti a stipulare un protocollo di intesa che ci consente di gareggiare all'interno e in integrazione con le gare della FIN. I nostri tecnici attualmente hanno una formazione FIN nella disciplina e questa per noi è una grande ricchezza.
Come vedrebbe l'annessione dei Deaflympics al calendario olimpico e paralimpico internazionale? Non crede che possa contribuire alla crescita del movimento?
Sicuramente l'adesione alle paralimpiadi e uno degli obiettivi che, insieme al presidente del comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e al Segretario generale Juri Stara, ci poniamo. Sarà un percorso lungo ma questo è il nostro obiettivo. In italia i sordi sono parte integrante del movimento paralimpico, nel resto del mondo non è così ed è una battaglia culturale che vogliamo e dobbiamo vincere.
[caption id="attachment_72213" align="aligncenter" width="1024"] Il Presidente FSSI Guido Zanecchia[/caption]
Come può crescere ulteriormente il settore? Come le società sportive possono dare il loro contributo?
Per crescere abbiamo bisogno di visibilità, risorse e di nuove leve. Le società FIN ci possono aiutare segnalando gli atleti sordi che gareggiano a livello agonistico e i tecnici devono comprendere e credere nel l'importanza delle competizioni paralimpiche e deaflympiche come lo hanno fatto gli allenatori dei ragazzi venuti qui in Brasile.
Foto di copertina: la delegazione azzurra del nuoto alle Deaflympics
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