Coronavirus e sospensione dei test antidoping in Cina: crescono le preoccupazioni per un'Olimpiade "pulita"
Rob Kohler di Global Athlete lancia l'allarme sulle colonne della FAZ
La d ecisione presa lo scorso 3 febbraio dalla Cina di sospendere i controlli antidoping a causa dell'epidemia di Covid-19 crea sempre maggiore preoccupazione fra chi teme che questa decisione possa compromettere l'equità degli imminenti Giochi di Tokyo.
Rob Kohler, direttore generale di Global Athlete, ha rilasciato forti dichiarazioni in tal senso al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ):
Chiediamo una soluzione trasparente. CHINADA, l'agenzia antidoping cinese, ha sospeso i test lo scorso 3 febbraio. Questa sospensione potrebbe durare settimane o mesi, con le Olimpiadi che prenderanno il via il 24 luglio. Senza voler compromettere le necessarie operazioni di contenimento del Covid-19, chiediamo chiarezza e misure che fughino qualsiasi sospetto di imbrogli. È un diritto degli atleti cinesi che vogliono gareggiare a Tokyo e degli atleti che contro i cinesi gareggeranno. Questo diritto include informazioni complete sulle misure di controllo antidoping che saranno prese nei prossimi mesi.
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