Barelli a Parigi: "Difficile fare previsioni. Ogni finale è un premio per le società"
Il Presidente FIN nella capitale francese per stare vicino alle squadre prima dell'inizio dei Giochi
Il Presidente FIN Paolo Barelli ha raggiunto la delegazione azzurra a Parigi, dove si tratterrà fino alla giornata di martedì per poi rientrare in Italia e riprendere i lavori parlamentari.
Di seguito le sue dichiarazioni:
Sono orgoglioso del percorso che ha portato tutte le nostre squadre nazionali ai Giochi di Parigi. Le Olimpiadi chiudono un quadriennio economicamente difficilissimo e sportivamente atipico, con due edizioni dei Giochi e tre mondiali in cui gli azzurri delle discipline acquatiche hanno sempre ottenuto buoni risultati. Siamo qui con tutte le staffette e tre minorenni, l'atleta più giovane di tutta la delegazione italiana Carlos D'Ambrosio , di nuovo con il numero record di atleti nei tuffi e con squadra e duo nell'artistico, la pallanuoto femminile che non c'era a Tokyo, quella maschile che ci arriva dopo due finali iridate perse ai rigori e per la prima volta con quattro atleti nel fondo.
L'Olimpiade è un evento diverso dai campionati mondiali ed europei, è difficile fare previsioni quando affronti nazionali al top che in pratica rappresentano continenti come Stati Uniti, Australia e Cina, però abbiamo densità e qualità che garantiscono buone prestazioni e futuro. Sarei soddisfatto se tutti gli azzurri si esprimessero al massimo delle loro potenzialità e potrebbe anche non essere sufficiente per salire sul podio.
Ogni piazzamento in finale sarà il premio per il lavoro enorme compiuto dalle società che con il sacrificio e l'entusiasmo di tesserati e famiglie, e finanche con risorse personali dei dirigenti, sono riusciti a superare i gravissimi problemi causati dalla pandemia e dai rincari energetici. Come sapete, nella mia attività parlamentare e di presidente federale, ho sempre cercato di sensibilizzare l'attenzione delle istituzioni e degli enti locali per individuare sostegni diretti e indiretti per la gestione degli impianti natatori. Siamo riusciti a coinvolgere il Governo e destinare in più tranches 150 milioni di euro alle piscine; abbiamo garantito maggiori spazi acqua ai comitati regionali e alle società territoriali accordandoci con le amministrazioni; stiamo pianificando accordi volti all'efficientamento energetico degli impianti con l'intento di abbattere i costi; ma senza la tenacia e la capacità gestionale dell'emergenza dimostrate dalle società non avremmo avuto questo presente, né la possibilità di schierare delle squadra nazionali così forti e giovani. Ricordiamocelo sempre.
Lo sport esiste se esistono le società sportive. Ogni risultato di prestigio arrivasse sarebbe da ascrivere in gran parte alle loro attività e a quello degli atleti. In bocca al lupo a tutti!
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