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Rubaudo: "O Senna o Morte", esigenze degli atleti in secondo piano

Dichiarazioni esclusive del Coordinatore Tecnico di Italfondo

Rubaudo Antonelli

Abbiamo raggiunto il Commissario Tecnico delle Squadre Nazionali di Fondo Stefano Rubaudo (nella foto in compagnia del tecnico federale Fabrizio Antonelli) presso il centro di preparazione di Livigno, dove sta seguendo gli ultimi allenamenti di Domenico Acrenza prima della partenza per Parigi. L'argomento della conversazione non potevano che essere le acque della Senna, le cui condizioni stanno condizionando pesantemento lo svolgimento e la preparazione delle gare all'aperto.

La volontà di gareggiare nella Senna non mi sembra negoziabile. A oggi rimane un parametro fuori dai limiti di balneabilità, ma non ho motivo di dubitare che gli organizzatori non vogliano tutelare la salute degli atleti. Il  vero problema è l’incertezza: gli atleti vogliono, e hanno il diritto di sapere quando e dove gareggeranno, e in quali condizioni. È chiaro che in una situazione analoga andrebbe previsto e presentato ai partecipanti l’eventuale piano B, ma è chiaro che qui di piano B non si vuole neppure sentire parlare. A oggi le alternative sono: non si può gareggiare il giorno 8, gareggiano il 9 maschi e femmine; se anche il 9 non si può scendere in acqua ci si sposta, maschi e femmine, nel bacino del canottaggio… Una situazione di grande incertezza che mette gli atleti in condizioni di grande disagio.
In più si rincorrono indiscrezioni di ogni tipo su una corrente eccessivamente forte, che forse sarà attenuata attivando le chiuse… Voci che si rincorrono e aumentano ulteriormente il disagio. Ma la cosa più sgradevole è che ad oggi gli atleti non hanno ancora avuto la possibilità di provare il campo gara. Credo ci vorrebbe maggiore attenzione alle ragazze e ai ragazzi che devono scendere in acqua, accantonando questo sciovinismo per cui “o Senna o Morte”. Le dichiarazioni di Gregorio mi pare vadano in questo senso: rivendicare attenzione e rispetto per chi nei prossimi giorni si gioca la carta più importante della carriera e deve gestire la preparazione fisica e mentale per gare, mentre gli organizzatori sembrano più interessati all’immagine e al rientro degli investimenti per rendere la Senna balneabile.

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