Logo Nuoto.Com
MV Monica Vallarin |   / Rubriche  / Swim Win

Lo yoga e gli atleti. Una risorsa nei percorsi di Psicologia dello Sport

Uno spazio “protetto” in cui fermarsi e ri-connettere mente e corpo, senza avere necessariamente obiettivi da raggiungere o prestazioni da realizzare.

033_aacquaparticolari_AS11688.jpg

Da molti anni ormai lo YOGA entra con me nella “stanza delle parole”: forse perché è stato il primo approdo “sicuro” dopo la mia difficile interruzione agonistica, forse perché negli anni ho sperimentato personalmente gli effetti propulsivi di alcune pratiche o forse perché nel tempo ho sentito il bisogno di promuovere e permettere l’esperienza yogica nella mia professione di Psicologa dello Sport.

Ciò che ho potuto apprezzare attraverso i racconti degli atleti di diverse discipline (sia individuali che di squadra) , va ben oltre ogni possibile aspettativa: ho avuto spesso l’impressione che nella vita e nell’esperienza dei giovani atleti adolescenti fosse necessario “istituire” uno spazio “protetto” in cui fermarsi e ri-connettere mente e corpo, senza avere necessariamente obiettivi da raggiungere o prestazioni da realizzare.

Per questo ho iniziato da semplici, ma efficaci pratiche di PRANAYAMA, che inizialmente ho presentato semplicemente con il nome di “respiro consapevole”.

Oltre all’esperienza guidata e orientata di una tecnica alla volta, ho spiegato ai ragazzi quali effetti potessero avere le singole pratiche, che successivamente abbiamo introdotto nelle loro routine pre-gara e post-gara, con l’OBIETTIVO di favorire il RECUPERO dell’ENERGIA, la regolazione dei picchi di attivazione neurofisiologica (arousal) o, al contrario, per potenziare l’attivazione simpatica e il reclutamento delle energie psicofisiche ed emozionali in prossimità di una gara (o subito dopo).

Gli atleti, anno dopo anno, hanno sperimentato e condiviso con me gli EFFETTI psichici, fisici ed emozionali che le varie pratiche di PRANAYAMA, hanno avuto sulla loro vita e sulle loro performances, in allenamenti e gare .

Ognuno dei ragazzi ha “eletto”un paio di pratiche “amiche”, da allenare e portare sempre (più o meno visibilmente) con sé nel quotidiano, ma anche in trasferta e in “camera di chiamata”(quello spazio in cui devono transitare gli atleti immediatamente prima di entrare in GARA e nel quale si attivano STATI EMOZIONALI molto intensi e di difficile gestione), fino ad arrivare ai blocchi di partenza.

Lo yoga infatti si è “innestato” sulle loro routine “a secco”, prima di allenamenti e gare, trasformando i gesti routinari e meccanici di riscaldamento, in SEQUENZE CONSAPEVOLI guidate dal respiro, con una gradualità capace di FOCALIZZARE la loro mente senza controllarla e abbassando la critica e il giudizio interiore.

Nel tempo abbiamo inoltre introdotto alcune esperienze di YOGA NIDRA ®️,una tecnica di RILASSAMENTO profondo, secondo il Metodo Satyananda Ashram Italia®️, con approfondimenti e visualizzazioni differenti, in relazione al tempo disponibile, ai bisogni specifici dei ragazzi e al contesto di gara “soggettivamente” percepito .

Talvolta ho registrato le pratiche “guidate” con dei clip audio, in modo che gli atleti potessero ri-ascoltarle e farne esperienza anche in autonomia e a distanza.

Questi aspetti dello YOGA fanno ormai parte della mia metodologia clinica e mi restituiscono sempre più nel tempo, la rilevanza e la trasversalità che lo YOGA riveste in diversi ambiti applicativi .

Continuerò con fiducia a proporre e a promuovere l’esperienza yogica nella preparazione psicologica dell’ATLETA , perché il benessere fisico , la consapevolezza mentale e il bilanciamento energetico ed emozionale, possono promuovere, in modo ecologico e naturale, l’espressione del proprio potenziale, ma anche favorire una preziosa CONSAPEVOLEZZA di SÈ, da portare ben oltre la dimensione agonistica .

Recupera tutti i contributi di SWIM WIN

Ph. © G.Scala/Deepbluemedia

Articoli correlati

ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI

UNISCITI

NON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Articoli Correlati
Condividi

Swim Win

Rivisitare la propria stagione

Nuoto-20190405-STA7604.jpg

Swim Win

Accogliere la motivazione degli atleti: con umiltà e senza pregiudizio.

20230623_7COLLI_AMAS_AM54825.jpg

Swim Win

10 passi utili prima della performance

20160520GPer-Start_GP16547-e1660172638451.jpg

Swim Win

Il corpo dell’adolescente atleta in una prospettiva evolutiva

swimmer_stretch-e1658152151656.jpeg

Swim Win

Rivisitare la propria stagione

Nuoto-20190405-STA7604.jpg

Swim Win

I mille volti dell'ansia pre gara: una prospettiva evolutiva

HongKong_GSca_FHK0021.jpg

Swim Win

Il microcosmo natatorio. Quale spazio per i passaggi evolutivi?

corsia.jpg

Swim Win

Adolescente atleta. Non trasformare l'agonismo in una trappola evolutiva.

20170728_GS_Swim_SB58937bn-e1595962970543.jpg

Swim Win

Gli strumenti empatici. 3) Aprire le porte alla percezione dell'atleta

20170728_GS_Swim_SB58937bn-e1595962970543.jpg

Swim Win

Gli strumenti empatici. 2) I dubitativi del feedback

20170728_GS_Swim_SB58937bn-e1595962970543.jpg

Swim Win

Gli strumenti empatici. 1) Le risorse personali.

20170728_GS_Swim_SB58937bn-e1595962970543.jpg

Swim Win

I nostri obbiettivi ci devono rispecchiare

20170728_GS_Swim_SB58937bn-e1595962970543.jpg

Swim Win

Gli atleti come maestri

Nuoto-com placeholder

Swim Win

Al via oggi le sessioni della Dott.ssa Monica Vallarin

Nuoto-com placeholder